sabato 23 febbraio 2013

Un saluto dal Burundi

Ciao Atleti!
ogni tanto spio il blog, e vedo che ci state dando dentro e che il gruppo si compatta ogni giorno di più. siete grandi!!! ma non ne ho mai dubitato...a parte qualcuno... ji ji ji

che dire...è un mese che siamo arrivati ormai. ieri è finito il corso di perfezionamento del francese. lunedì lasceremo la capitale per andare all' interno, nel nord del Burundi, in un villaggetto di nome Mivo, provincia di Ngozi.
ieri sera è arrivata Francesca: ci accompagnerà per 5 settimane per farci conoscere il progetto. lei era stata qui 4 anni dal 2008 al 2012. abbiamo voglia di iniziare, e anche un po' paura.

dicevo del corso... abbiamo fatto un mese intenso e siamo molto contenti, sia del nostro francese che è cresciuto molto, sia dello scambio culturale che abbiamo avuto con l'insegnante, una persona sicuramente molto istruita, sicuramente molto ma molto più della media... anche più di me su molte cose (vabbè...Beppe so già che stara dicendo che lo sapeva già...sei il solito Beppe!!).
scambio culturale...le lezioni erano per argomenti..l'economia, la giovrntù, la città, i sentimenti, le speranze... noi a parlare dell'Italia e lui del Burundi. è strano quante cose si danno per scontate ed invece non lo sono affatto... non solo da un punto di vista materiale che salta subito all'occhio, non solo da un punto di vista storico (che lo puoi studiare sui libri), ...., ma il mix di tutto che...ti rende ciò che sei...la tua esperienza, ciò che vivi, dove nasci, le possibilità che hai e che non hai.... quanta diversità. quanta bella diversità.
e, se mai servissero conferme, scopri e ti rendi conto che non esiste una sola soluzione ad un interrogativo. ne esistono più di 2. e nessuna è quella più giusta in assoluto.
mi vengono in mente decine di passaggi di confronti fatti con il profe...la famiglia, le speranze, la guerra da poco finita.... quanto è bello ascoltare, confrontarsi, raccontarsi... quante cose si danno per scontate.
e questo discorso credo valga non solo perchè sono qui in uno de 10 paesi che vengono considerati più poveri al mondo. no. vale dappertutto.
anche in Italia. non dare per scontato nulla. e avere la voglia di mettersi in ascolto senza innalzarsi su un piedistallo pensando che l'unica risposta esatta ad un problema è la nostra.
la matematica non è una opinione.
ma è bizzarro scoprire che a volte 1+1 può non dare esclusivamente 2.